venerdì 8 febbraio 2013

IL REDDITEST




In attesa del nuovo redditometro è disponibile il software del Redditest. Si tratta di un sistema, del tutto simile al funzionamento del redditometro, che permette al contribuente di auto-testare la propria coerenza tra redditi dichiarati e spese sostenute.

Il Redditest  è un questionario contenente 100 voci di spesa attraverso cui i contribuenti potranno verificare se quanto spendono è compatibile con il proprio reddito familiare. In sostanza viene fatto un confronto tra la capacità di spesa e il reddito dichiarato.

Il Redditest è gratuitamente scaricabile dal sito dell'Agenzia dell’Entrate dal sito http://redditest.agenziaentrate.it/

I dati inseriti  nel  PC rimangono anonimi e non devono essere comunicati. Il questionario  è un auto analisi che porta a conoscenza della propria situazione economica e finanziaria ed è  un valido  strumento di autotutela per il contribuente (avendone tutti i giustificativi).


    Il software  prende in esame:
  • abitazione: dati dell’abitazione principale, delle altre abitazioni e delle spese sostenute per mantenerle;
  • mezzi di trasporto: dati di tutti i mezzi di trasporto utilizzati nell’anno e delle relative spese di assicurazione;
  • assicurazione e contributi: spese per le altre assicurazioni (escluse quelle per i mezzi di trasporto) e per i contributi;
  • istruzione: spese per l’istruzione;
  • tempo libero e cura della persona: spese per attività ricreative, vacanze e cura della persona;
  • spese varie: spese sanitarie, animali domestici, apparecchiature elettroniche, gioielli e preziosi, assegni corrisposti all’ex coniuge, restituzione prestiti;
  • investimenti immobiliari e mobiliari netti: investimenti e disinvestimenti avvenuti nell’anno e nel biennio precedente.

Nel Redditest vengono prese in esame la composizione e le spese sostenute dal nucleo familiare e dai suoi componenti, i risparmi e gli incrementi nel patrimonio, l’area geografica di residenza.   Il risultato finale non è un valore numerico ma una semplice segnalazione:
·         Verde, se i redditi sono coerenti e quindi superiori a quelli stimati con il software;
·         Rosso, se i redditi sono incoerenti, cioè più bassi dei redditi dichiarati o da dichiarare.
La mancata  coerenza   non si traduce in automatico accertamento poiché il contribuente  può fornire prova contraria e giustificare la mancata coerenza.
Lo strumento non è uno strumento automatico per eseguire gli accertamenti Il contribuente ha diritto a un doppio contraddittorio: in via preventiva, gli uffici dell'Agenzia delle Entrate devono richiedere, al contribuente, chiarimenti e integrazioni in merito alle informazioni a disposizione  dell'amministrazione;  e in una seconda fase, si deve instaurare un contraddittorio per definire la ricostruzione del reddito in adesione con lo stesso contribuente.
Pertanto, il contribuente può sempre fornire la prova contraria prima della quantificazione della pretesa fiscale.
Al  fine di potersi tutelare è importante, annotare le spese  di tutto il nucleo familiare,documentare gli acquisti con fatture, scontrini, ricevute,quietanze  ecc ecc. e conservare i pagamenti per tutto il periodo di osservazione per poter contestare eventuali avvisi di accertamento( 4 anni successivi rispetto alla presentazione della dichiarazione dei redditi). In riferimento ai pagamenti è consigliabile pagare con strumenti tracciabili, assegni , carte di credito , bonifici ecc ecc  e  conservare anche in forma digitale gli estratti conti bancari.