sabato 15 giugno 2013

Attività in franchising nuove opportunità

Aprire una attività in franchising può essere  una risposta anche in momenti di crisi. Vediamo che cos’è il franchising.
L’affiliazione commerciale, più comunemente detta franchising, è una forma di collaborazione tra imprenditori che permette di legarsi ad un’azienda o un marchio produttore o distributore in modo continuativo sfruttando un’esperienza consolidata che supporta il neoimprenditore in tutte le fasi di sviluppo dell’attività permettendogli allo stesso tempo di rimanere indipendente.
In sostanza Il franchising è una  forma collaborazione tra imprenditori –(“ B2B” Business to Business) che permette affiliato di entrare nel mercato  attraverso una rete commerciale già avviata .

Da un punto di vista giuridico franchising è un contratto con il quale l’imprenditore (casa madre)  concede ad un altro imprenditore  il diritto di esercitare un’attività, di prestazione di servizi, produzione di beni o rivendita di prodotti.
I rapporti economici che legano l’“azienda madre” all’affiliato possono essere diversi; a seconda delle realtà e dal contratto. In genere l’affiliato deve pagare all’affiliante  le ”Royalty”  ossia  una percentuale sui ricavi, che si versa periodicamente. Inoltre  può essere richiesto il pagamento di un corrispettivo iniziale  e in alcuni casi l’affiliato deve anche versare un contributi per la  pubblicità.

Chi vuole aprire un punto vendita in franchising  non ha che l’imbarazzo della scelta e può scegliere tra un ampio raggio di attività. Le reti di affiliazione commerciale sono ormai diffuse un po’ in tutti i settori.  Accanto al  settore   alimentare si stanno affermando alcune attività emergenti “no food” come le agenzie di viaggi, ai servizi di mediazione creditizia e  l’abbigliamento. Inoltre  a questi   settori  ci affiancano  alcuni business emergenti che si stanno lentamente ritagliando un spazio nei servizi come  gli asili nido e le ludoteche, centri benessere e le palestre, oppure nel settore “food” si aggiungono le gelaterie e yogurterie.

Il franchising  spesso interessa risparmiatori intenzionati ad investire in un’attività imprenditoriale nuova ( ad esempio la sigaretta elettronica), oppure imprenditori che intendono iniziare una nuova attività,  o ancora lavoratori dipendenti, intenzionati a sviluppare un’occupazione autonoma, etc.
L’avvio di  nuove attività economiche richiedono tempo ed investimenti di capitali, nel franchising l’affiliante non solo  promuove il marchio e il  prodotto ma  può prevedere  un supporto all’affiliante con  corsi specifici ed affiancamenti iniziali.
Con il franchising, l’affiliato  entra in un  settore economico   usufruendo di un marchio distintivo, di un insegna  e di prodotti  già conosciuti  e accettati dal pubblico.
La collaborazione che nasce tra affiliato e affiliante tende ad avere interessi economici comuni, per cui l’attività è orientata reciprocamente al margine di profitto.
Aprire una attività in  franchising può essere conveniente ma bisogna fare molta  attenzione al contratto di affiliazione che potrebbe contenere clausole vessatorie. In generale  il potenziale affiliato è  privo di esperienza specifica di settore  oltre che esperienza commerciale in genere.
L’Affiliato si impegna a fare proprie sia la politica commerciale e sia immagine dell’Affiliante in Franchising, nell’interesse reciproco sia delle parti che del consumatore finale, il tutto nel pieno rispetto delle condizioni contrattuali pattuite.
Essendo un  contratto a prestazione reciproche (do ut des)  al vantaggio ottenuto per l’affiliazione  corrisponde anche lo svantaggio di dover  seguire le regole dettate dalla casa madre le quali possono limitare l’indipendenza e l’iniziativa  del neo imprenditore, ad esempio in relazione ai mezzi, alla durata ed al contenuto della pubblicità, ai prezzi di vendita dei beni, alla quantità, colori e modelli della merce da esporre e vendere nel punto vendita, all’arredamento dei locali ecc.
Spesso clausole di esclusiva in favore dell’affiliante   obbligano l’affiliato  ad acquistare prodotti, arredamenti, dotazione di apparecchiature d’ufficio, gadgets promozionali, etc. esclusivamente dal franchisor o da società a questi collegate, privando in tal modo il franchisee di scegliere prodotti più convenienti o idonei in relazione alla sua attività.

Altri svantaggi possono  prevedere l’obbligo del franchisee di raggiungere un fatturato minimo annuo sul quale sono calcolate le royalties o di acquistare un quantitativo minimo di prodotti dal franchisor.
Prima di tuffarsi nel nuovo business è consigliabile fare una piccola indagine di mercato, avendo esperienze da altri affiliati  che hanno già avviato l’attività con quel franchisor per valutare la loro esperienza, organizzazione , serietà  e soprattutto il giro d’affari  ecc.

Il consiglio è quello di farsi assistere da un professionista esperto della materia  che possa fare  un approfondita valutazione del contratto di affiliazione.