mercoledì 2 maggio 2012

Attività professionali

Consulenza Fiscale e Contabile

  • organizzazione e tenuta della contabilità
  • redazione del bilancio ordinario e abbreviato
  • assistenza negli adempimenti previsti dalla normativa civilistica e fiscale
  • Tenuta e aggiornamento libri sociali
  • consulenza ed assistenza nei rapporti con l'Amministrazione Finanziaria
  • pianificazione fiscale per le imprese

Consulenza Gestionale 

  • analisi di bilancio interna per indici e per flussi
  • redazione ed analisi di business plan
  • valutazione d'azienda
  • analisi della struttura finanziaria d'impresa

Consulenza Societaria

assistenza in materia di:
  • costituzione di società
  • adempimenti societari ordinari



Imposte patrimoniali su immobili detenuti all’estero

Nuova imposta sugli immobili all'estero già dal prossimo 16 giugno.

L’art.19, commi dal 13 al 17 del D.L. 201/2011 ha istituito due nuove imposte patrimoniali che graveranno sulle sole persone fisiche a decorrere dal 1° gennaio 2011:
- l’imposta patrimoniale sugli immobili detenuti all’estero,
- l’imposta patrimoniale sulle attività finanziarie detenute all’estero.

Secondo la norma, l’imposta patrimoniale è applicata anche agli immobili esteri oggetto in passato del c.d. rimpatrio giuridico, cioè gli immobili scudati e a quelli che non producono reddito imponibile in Italia.

L’imposta grava su tutte le persone fisiche residenti in Italia proprietarie o titolari di altro diritto reale di immobili detenuti all’estero.
Ecco che, quindi, il cittadino, sia esso comunitario o extracomunitario, che risiede in Italia e che detiene, a sua volta, un immobile nel suo Paese di origine, dovrà versare la nuova imposta alle casse dell’Erario.

Relativamente alle modalità di versamento, accertamento, riscossione, sanzioni e rimborsi sono applicate le stesse regole previste per l’IRPEF.

Come già detto, l’imposta è istituita a decorrere dal 1 gennaio 2011 ed è applicata nella misura fissa dello 0,76% sul costo storico risultante dall’atto di acquisto, ovvero secondo il valore di mercato rilevato nel luogo in cui l’immobile è situato.

L’art.16 del D. L. 16/2012 alla lettera e) ha stabilito che l’imposta non è dovuta se l’importo non supera Euro 200,00.

Dall’importo calcolato dello 0,76% è dedotto, fino a concorrenza del suo ammontare, un credito d’imposta pari a all’eventuale imposta patrimoniale versata nello Stato in cui è situato l’immobile.


Si ricorda che l’immobile detenuto all’estero da cittadino italiano deve essere dichiarato ai fini di sola comunicazione anche nel quadro RW di UnicoPF e, se locato, il reddito dovrà essere indicato, quale reddito diverso, nel quadro RL di UnicoPF o nel quadro D del modello 730, salvo quanto indicato nella Convenzione contro le doppie imposizioni siglata tra Italia e Paese estero.

Il contribuente potrà, comunque, in caso di obbligo di dichiarazione della locazione, usufruire del credito d’imposta per quanto versato all’estero.



martedì 1 maggio 2012

1* maggio 2012 festa dei disokkupati

Il 1° maggio dovrebbe essere la festa dei lavoratori, di tutti quei lavoratori che hanno fatto le lotte per affermare e conquistare i diritti  sanciti prima nella costituzione, poi nel codice civile e riaffermati con lo statuto dei lavoratori.
Oggi 1° Maggio 2012 possiamo affermare senza ombra di smentita che:
- l' Italia non è democratica e non è fondata sul lavoro, vista la politica economica dei governi  
- non tutti i lavoratori sono uguali visto  che le disuguaglianze sono la norma sancite da leggi vergognose che si susseguono,  mettono l'economia finanziaria a governo dei popoli e l'economia reale a l suo servizio. 
La dignità è calpestata con stipendi fermi ad oltre 10, da lavoratori stuprati del loro futuro con forme di precariato mai viste prima e con nessun ammortizzatore sociale. 
     
Nel corso di un decennio  il mercato del lavoro e con esso  il mondo dei lavoratori  ha avuto forti  stravolgimenti che la conquista di quei diritti è stata spazzata voi con un colpo di penna. Oggi i diritti dei lavoratori si sono trasformati in una chimera per pochi.
Si puo' ben parlare di festa dei disoccupati



il punto della situazione 

Il punto di una situazione insostenibile; con una pressione fiscale quasi pari al 50%, una produzione industriale praticamente ferma, licenziamenti e cassa integrazione  in crescita continua. Al quadro grigio si deve purtroppo aggiungere  il peso della burocrazia e la mancanza di una seria politica economica che metta al primo punto dell’agenda di governo  la crescita e lo sviluppo.

 Da qualche mese si parla chiaramente che l’Italia è entrata in recessione, si sta verificando quanto descritto dalla  curva dell'economista Phillips, alta inflazione
( crescita dei prezzi ) e crescita del tasso di disoccupazione.

La crisi dovrebbe durare   fino al 2014, ma se la politica del rigore a tutti i costi continua, il 2014 sarà una chimera per pochi. Se a quanto detto si aggiunge la ristrettezza al credito per imprese e famiglie si guarda ad un quadro macroeconomico non esaltante.

Il tessuto delle imprese in Italia è formata da imprese   piccole e medie dimensioni  e una crisi di questa portata, legata ad una stretta fiscale cosi’ stringente sta portando ad una situazione insostenibile.

Il governo non ha tempo da perdere deve attuare subito una politica di fatti concreti, non può pensare come ha fatto fino ad adesso solo a tassare!
Il paese deve essere rilanciato!



lunedì 30 aprile 2012

Imu - Imposta Municipale Unica, la nuova tassa sulla casa

Con la riforma del federalismo fiscale, è stata introdotta una nuova tassa, l'Imposta Municipale Unica (Imu), che sostituisce sia l’Irpef sui redditi fondiari delle seconde case, sia l'Ici, introdotta nel 1992 e presto diventata una delle entrate più importanti nel bilancio dei Comuni, prima di essere abolita per le prime case.
Le aliquote Imu possono essere fissate da ciascun Comune aumentando o diminuendo l'aliquota ordinaria, secondo il seguente schema.
Aliquote Imu

Aliquota ordinaria Variabilità Minimo-massimo
Prima casa 0,4% ±0,2% 0,2%-0,6%
Altre proprietà 0,76% ±0,3% 0,46%-1,06%
Chi deve pagare l'Imu
La nuova imposta interessa i proprietari sia di immobili residenziali, sia di immobili commerciali.
La prima casa, quella di abitazione, può beneficiare di una detrazione fissa di 200 euro, più 50 euro per ciascun figlio (fino a 26 anni d'età) che compone la famiglia.
La casa concessa in uso gratuito a parenti, a differenza dell'Ici, non viene considerata come abitazione principale.
Per chi ha case in affitto, è prevista un dimezzamento dell'aliquota ordinaria, ma solo a partire dal 2015. Ciascun Comune può comunque deliberare una riduzione fino allo 0,4 per cento.
Esempio di calcolo
Casa di categoria catastale A/3, di circa 100 metri quadrati, con rendita catastale non rivalutata di 945,11 euro, adibita come abitazione principale.
  • Rendita catastale rivalutata del 5%: 945,11 + 5% = 992,37 
  • Rendita catastale rivalutata del 60%: 992,37 + 60% = 1.587,78
  • Valore catastale: 1.587,78 x 100 = 158.778
  • Imu: 0,4% di 158.778 = 635,11
  • Detrazione prima casa: 635,11 - 200,00 = 435,11
  • Detrazione figli: 435,11 - 50,00 - 50,00 = 335,11 (importo dovuto)
Chi non paga nulla: facendo riferimento all'aliquota ordinaria, con una rendita catastale uguale o inferiore a 446,43 euro, una famiglia con due figli non deve pagare nulla. Chi non ha figli può invece arrivare a zero solo con una rendita catastale uguale o inferiore a 297,62 euro, sempre se l'aliquota è quella ordinaria dello 0,4 per cento.