martedì 1 maggio 2012


il punto della situazione 

Il punto di una situazione insostenibile; con una pressione fiscale quasi pari al 50%, una produzione industriale praticamente ferma, licenziamenti e cassa integrazione  in crescita continua. Al quadro grigio si deve purtroppo aggiungere  il peso della burocrazia e la mancanza di una seria politica economica che metta al primo punto dell’agenda di governo  la crescita e lo sviluppo.

 Da qualche mese si parla chiaramente che l’Italia è entrata in recessione, si sta verificando quanto descritto dalla  curva dell'economista Phillips, alta inflazione
( crescita dei prezzi ) e crescita del tasso di disoccupazione.

La crisi dovrebbe durare   fino al 2014, ma se la politica del rigore a tutti i costi continua, il 2014 sarà una chimera per pochi. Se a quanto detto si aggiunge la ristrettezza al credito per imprese e famiglie si guarda ad un quadro macroeconomico non esaltante.

Il tessuto delle imprese in Italia è formata da imprese   piccole e medie dimensioni  e una crisi di questa portata, legata ad una stretta fiscale cosi’ stringente sta portando ad una situazione insostenibile.

Il governo non ha tempo da perdere deve attuare subito una politica di fatti concreti, non può pensare come ha fatto fino ad adesso solo a tassare!
Il paese deve essere rilanciato!



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