il punto della situazione
Il punto di una situazione insostenibile; con
una pressione fiscale quasi pari al 50%, una produzione industriale praticamente
ferma, licenziamenti e cassa integrazione in crescita continua. Al quadro grigio si deve
purtroppo aggiungere il peso della
burocrazia e la mancanza di una seria politica economica che metta al primo
punto dell’agenda di governo la crescita
e lo sviluppo.
Da qualche
mese si parla chiaramente che l’Italia è entrata in recessione, si sta
verificando quanto descritto dalla curva dell'economista Phillips, alta inflazione
( crescita dei prezzi ) e crescita del tasso
di disoccupazione.
La crisi dovrebbe durare fino
al 2014, ma se la politica del rigore a tutti i costi continua, il 2014 sarà
una chimera per pochi. Se a quanto detto si aggiunge la ristrettezza al credito
per imprese e famiglie si guarda ad un quadro macroeconomico non esaltante.
Il tessuto delle imprese in Italia è
formata da imprese piccole e medie dimensioni e una crisi di questa portata, legata ad una stretta
fiscale cosi’ stringente sta portando ad una situazione insostenibile.
Il governo non ha tempo da perdere deve
attuare subito una politica di fatti concreti, non può pensare come ha fatto
fino ad adesso solo a tassare!
Il paese deve essere rilanciato!
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