sabato 12 gennaio 2013

Tares: LA STANGATA 2013


T A R E S: la stangata 2013

Se il 2012 è stato l'anno dell'Imu  il 2013  è l’anno della Tares: giusto  per non perdere l’allenamento, saremo alle prese anche quest’anno con un ulteriore aggravio fiscale che si annuncia molto “sostanzioso”, le  stime  prevedono infatti un gettito di circa 1 miliardo di euro.La legge di stabilità, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2012, ha fatto entrare in vigore  la Tares dal 1° gennaio 2013.


Il nuovo tributo sostituirà  Tarsu e Tia (la Tassa di Igiene Ambientale) e oltre a comprendere la gestione dei rifiuti come attività “di pubblico interesse”, comprenderà anche la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti urbani e di quelli assimilati, nonché lo spazzamento stradale e una componente aggiuntiva legata a tutti quei servizi indivisibili dei Comuni come ad esempio l’illuminazione stradale.

Il tributo è dovuto da chiunque possieda, occupi o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Sono escluse dalla tassazione le aree scoperte pertinenziali o accessorie a civili abitazioni e le aree comuni condominiali che non siano detenute o occupate in via esclusiva.

La Tares sarà calcolata sulla superficie calpestabile e non su quella catastale, parametro che dovrà essere utilizzato per tutti gli immobili a prescindere dalla loro destinazione. La tariffa è commisurata alle quantità e qualità medie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in base agli usi e alle tipologie di attività svolte.

 Il nuovo tributo comunale sui rifiuti  sarà calcolato sulla base della grandezza dei locali e sul numero dei componenti del nucleo familiare, ma la grande novità della Tares è che a pagare non saranno solo i proprietari di immobili o di negozi commerciali ecc ma tutti coloro che occupano o detengono locali o aree scoperte. Il pagamento della Tares  sarà ripartito in 4 rate:
Gennaio - Aprile - Luglio - Ottobre.  Il primo pagamento è stato fatto slittare ad aprile 2013, ma i comuni possono posticipare ulteriormente questa scadenza, in quanto hanno il potere di variare sia i termini che il numero delle rate di versamento. Il pagamento della nuova imposta sui rifiuti potrà essere effettuato con modello F24 oppure bollettino postale. 
Fino alla determinazione delle nuove tariffe, le somme pagate sono considerate in acconto, commisurato all'importo versato nel 2012. Il conguaglio dovrà essere effettuato con la rata da pagare dopo la determinazione delle tariffe.

Sicuramente il nuovo tributo risulterà più caro rispetto alla vecchia Tarsu e Tia, la misura dell’imposta sarà decisa sulla base del metodo tariffario, come avveniva per la Tarsu, utilizzando il “metodo normalizzato” impiegato già dalle attuali tariffe.  
La tariffa Tares verrà divisa tra una quota fissa e quota variabile articolata in utenze domestiche e non domestiche che verrà destinata per coprire sia i costi del servizio di gestione dei rifiuti che gli investimenti per le opere con i relativi ammortamenti, sia sulla quantità di rifiuti e sull’entità dei costi di gestione, in modo da assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio.
Per il 2013 la TARES si calcolerà applicando le attuali tariffe relative alle tasse sui rifiuti più l’addizionale sui servizi forniti dai Comuni (quota ambientale per lo smaltimento dei rifiuti, anche una quota servizi per sicurezza, illuminazione e gestione strade) pari a 30 centesimi a metro quadrato , importo questo che potrà essere incrementato, con delibera da parte dei Comuni, fino a 40 centesimi.

Con riferimento ad alcune tipologie di utenze non domestiche, come bar e ristoranti attualmente in regime TARSU, sono previsti rincari anche del 30-50% . Con la TARES, da una parte si dovrà coprire la totalità dei costi di gestione dei rifiuti urbani, dall’altra è prevista la partecipazione ai costi dei servizi, se darà una  boccata d’ossigeno alle  vuote casse dei comuni , sarà  un ulteriore stangata  per famiglie e imprese. 

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